La Scozia affascina per le sue lande desolate e spazzate dal vento, punteggiate di castelli leggendari e di luoghi dalla bellezza struggente. Un tour della Scozia spazierà da città dal ricco patrimonio storico a siti archeologici che affondano le radici nella notte dei tempi.

La capitale Edimburgo

Punto di partenza di un viaggio in Scozia è la capitale Edimburgo. Misteriosa e affascinante, ha dato i natali a letterati quali Arthur Conan Doyle e Walter Scott. Il Castello invece, che ogni giorno alle ore 13 saluta la città con un colpo di cannone, nasconde all’interno la Pietra del Destino dove gli antichi reali scozzesi venivano incoronati. È collegato dal Royal Mile al Palazzo di Holyrood, teatro delle sanguinose vicende legate a Maria Stuarda.

L’anima di Edimburgo si respira nella Old Town che sorprende con i suoi tetri close, ritrovo di delinquenti e, secondo le leggende, popolati di spettri. Dopo una visita al cimitero di Greyfriars, considerato il più infestato al mondo, si può salutare la capitale alla volta di St. Andrews. Città famosa per la sua università, nata nei primi anni del ‘400, ma anche per la Cattedrale medioevale. Di questa restano qualche arco e parte del chiostro, ma il suo fascino, metà di pellegrinaggio del XVI secolo e distrutta poi dai sostenitori di John Knox, resta intatto.

Il bellissimo Castello di Stirling, a un’ora e mezza dalla cittadina universitaria, invece è noto ai più per il suo legame con le vicende di William Wallace.

Alla volta di Glencoe

Proseguendo verso ovest ci si addentra nel Trossachs National Park, la cui principale attrazione è costituita dal Loch Lomond. Parliamo del suo lago più grande, splendidamente punteggiato da boscosi isolotti e facilmente raggiungibili in barca.

Proseguendo verso nord, invece, ci si avvicina a uno dei luoghi scozzesi più spettacolari. Si tratta di Glencoe, una verdeggiante valle selvaggia che si stende all’ombra delle Three Sisters. Proprio qui è stata scritta una delle più drammatiche pagine della storia scozzese, cioè il massacro del clan McDonald per mano degli ospiti Campbell. Non stupisce che questa valle sia tristemente soprannominata La Valle delle Lacrime.

Da Glencoe è facile raggiungere un luogo che gli amanti del maghetto Harry Potter ameranno senz’altro! È il viadotto di Glenfinnan, costruito in epoca vittoriana, che collega Fort William a Mallaig. Non si può non salire a bordo del treno rosso a vapore The Jacobite per ammirare il magnifico paesaggio del Loch Shiel da una prospettiva entusiasmante.

Da Loch Ness a Eilean Donan

La seconda parte del Tour di Scozia si concentra sul nord del paese, cioè la parte più selvaggia e che più rispecchia l’anima della Scozia.

Si parte dal Castello di Dunnottar, arroccato su una scogliera sulla costa nord-est delle Highlands occidentali. Quelle che oggi sono solo vestigia, erano un tempo una fortezza inespugnabile! Tanto impenetrabile che l’indomito Cromwell ci mise un decennio per impossessarsi del tesoro della corona, custodito tra le sue mura.

Viaggiando a ovest per circa 3 ore e superando il fiabesco Castello di Craigievar, si raggiunge il leggendario Loch Ness. Avvolto dalla natura lussureggiante è il posto più panoramico da cui ammirarlo è il Castello di Urquhart, le cui rovine ricordano la grandezza della fortezza che fu.

Un altro simbolo della Scozia è a poco meno di 2 ore da Loch Ness. Si tratta del Castello di Eilean Donan che sorge, spesso avvolto da magiche brume, sul Loch Duich. In questa affascinante costruzione del XIII secolo vi dimorarono quattro generazioni di MacRae.

La fatata isola di Skye

Da Eilean Donan basta raggiungere la vicina cittadina costiera di Kyle of Lochalsh, dalla quale è facile poi giungere sull’isola di Skye attraverso lo Skye Bridge. Su questa remota, dove si respirano ancora le tradizioni celtiche, sorge l’iconico Old Man of Storr. Un aguzzo monolite alto più di 50 m che domina il sottostante altopiano vulcanico di Quiraing e la lontana Baia di Staffin.

Altrettanto spettacolare si presenta al visitatore, nella penisola di Durinish, il promontorio di Neist Piont sito a picco sul mare e dove si erge il bianco faro, raggiungibile percorrendo un sentiero lungo 2 km.

Scoprendo l’isola di Skye e i suoi splendidi paesaggi, non si fa fatica a credere alle leggende delle Ebridi Interne. Pare infatti che sia la terra delle fate e per capirlo basta raggiungere Fairy Glen. Questa verde valle, che non si trova sugli stradari, è un tripudio di corsi d’acqua, cascatelle e piccoli laghetti che paiono disegnati dal più estroso dei pittori.

Le colline punteggiate di erica sono tondeggianti e le rocce assumono forme stravaganti, come quella che appare quasi fosse un castello, chiamata dai locali Castle Ewan. Al centro di questa valle si trovano poi cerchi di pietre concentrici con al centro un gruzzolo di monete, sembra costituiscano offerte agli esseri fatati che dimorano in queste lande incontaminate.

Lo stesso Castello di Dungevan, a 40 minuti da Fairy Glen e dimora del clan McLoad, vede svettare sulle sue mura un vessillo che, secondo la leggenda, è stato donato proprio dalle fate a protezione del castello.

Per maggiori informazioni: https://www.visitscotland.com/it-it/destinations-maps/isle-skye/