Napoli è la città dai mille volti, dai colori intensi ai piedi del Vesuvio e del Monte di Procida, si specchia in un mare che la rende lucente. Ricca di tesori architettonici e storici nasconde nelle sue viscere, un mondo sotterraneo che vale la pena visitare per vivere un’esperienza unica, magica e indimenticabile in questa città capace di toccare il cuore di chi l’ammira.

La Napoli sotterranea è composta da una miriade di cunicoli, gallerie e acquedotti e, proprio per la sua assoluta particolarità, è diventata un’estesa zona archeologica che è possibile visitare partendo dal suo ingresso dal centro storico della bella Napoli.

Non ci si può avventurare da soli in quei luoghi segreti e ricchi di mistero, ma è necessario avere una guida che possa mostrare al meglio ciò che questo mondo nascosto può offrire.

Perché scegliere proprio di visitare il sottosuolo di Napoli

Decidere di entrare nel sottosuolo di Napoli significa abbracciare l’idea di fare un viaggio nella storia, passando tra le testimonianze delle varie epoche, dalla greca alla romana, al periodo spagnolo angioino fino ai tempi moderni.

La storia della Napoli sotterranea inizia 5000 anni fa, così come testimoniato dai manufatti rinvenuti al suo interno e prosegue in epoca greca, quando il sottosuolo napoletano veniva scavato per procurarsi i blocchi di tufo per le costruzioni in superficie o per dare sepoltura ai defunti negli ipogei.

Durante il periodo romano fu creata una rete fittissima di acquedotti che si estendeva al di sotto dell’intera città. Nel periodo della dominazione angioina, una serie di leggi, emanate per arginare le costruzioni abusive nella città, proibirono che il materiale costruttivo venisse portato all’interno delle mura cittadine, allora i napoletani si procuravano ciò che gli occorreva per le costruzioni scavando le pietre di tufo nel sottosuolo, ampliando la rete di cunicoli e gallerie.

Si scende fino a 40 metri di profondità per ammirare i resti dell’acquedotto di epoca greco-romana, l’Anfiteatro greco dell’Anticaglia e il Cimitero delle Fontanelle, dove sono conservati centinaia di teschi delle vittime di peste o colera morti nelle epidemie dei secoli passati.

Durante la Seconda Guerra Mondiale queste gallerie furono utilizzate come rifugi antiaerei dove i napoletani correvano per scampare ai bombardamenti che flagellavano Napoli. Le pareti di questi cunicoli sono ricoperte da graffiti risalenti a quei terribili momenti e testimoniano il terrore che la gente viveva sotto i distruttivi scoppi delle bombe.

Alla fine della guerra i cunicoli e le gallerie furono utilizzate come discariche e solo negli anni ’80, grazie al lavoro di volontari, la rete di labirinti e di antichi acquedotti fu ripulita e resa fruibile ai visitatori.

Camminare nella Napoli sotterranea è come immergersi nella storia e riviverla, un’avventura nel tempo davvero straordinaria e imperdibile.

Come accedere alla Napoli sotterranea

L’ingresso alla Napoli sotterranea è in via Tribunale, in pieno centro storico, a pochi passi dal Duomo e dalla magnifica statua del Cristo.

Il sito archeologico è gestito dall’Associazione Napoli sotterranea, che organizza dei tour dalla durata di circa 90 minuti. Per raggiungere la profondità e visitare la Napoli sotterranea ci sono 120 scalini e purtroppo non esistono né scale mobili, né ascensori per facilitare l’accesso a chi ha dei limiti motori.

Si ha la possibilità di accedere a tre diverse tipologia di visite:

  • la visita guidata alla Napoli sotterranea, la più completa, che porta il visitatore a scoprire l’antico acquedotto, le gallerie, le cave di tufo del periodo greco, i rifugi antiaerei, il Museo della guerra, dove sono in mostra oggetti e reperti della Seconda Guerra Mondiale, il Museo dell’acqua e quello del presepe napoletano. La durata di questo tour è di circa 2 ore.
  • Visita al Teatro greco-romano al quale si accede dall’ingresso posto in Vico Cinquesanti e che stupisce per la sua bellezza straordinaria e inalterata.
  • Visita al Museo della guerra, aperto nel 2008, che custodisce documenti riguardanti la Seconda Guerra Mondiale, espone materiali, oggetti che appartengono al periodo tra giugno 1940 e settembre 1943.

C’è tanto da vivere e scoprire a Napoli. Scendere nelle sue viscere è come entrare nel santuario della sua magnificenza. Assolutamente un’esperienza da non perdere!

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