Il bellissimo percorso ad anello per raggiungere il monastero di Monte Senario si trova nelle vicinanze di Firenze. È un’esperienza che non prevede particolari difficoltà e che consente di apprezzare panorami naturalistici e luoghi intrisi di storia.

Il percorso ad anello per raggiungere il monastero di Monte Senario

L’Italia è un Paese ricco di tante proposte per quanti amano fare trekking. Ci sono sentieri e percorsi adatti per persone preparate da un punto di vista fisico, ma anche per quanti sono alle prese con un’esperienza estemporanea. È possibile prendere in considerazione dei sentieri che permettono di visitare luoghi sacri oggetto spesso e volentieri di pellegrinaggio.

Tra queste mete c’è il Monte Senario che da sempre attrae turisti ma anche pellegrini, alla ricerca di un luogo caratterizzato da bellezze naturalistiche uniche e dalla possibilità di godere di pace e relax. Questo luogo offre tutto il necessario per poter trascorrere una splendida giornata magari organizzando un bellissimo picnic nel bosco che circonda il monastero.

È possibile anche cimentarsi in varie attività di trekking, per esempio percorrendo la Via degli Dei che mette in collegamento i cittadini di Bologna e Firenze. La via degli Dei è certamente suggestiva ma richiede una preparazione e una competenza che non tutti possono avere.

Pern questo motivo è meglio percorrere gli altrettanto celebri Sentieri di Arianna. Si tratta di un percorso suggestivo,  perché consente di incontrare lungo il tragitto grotte, panorami mozzafiato, ghiacciai sulle pendici del monte, ma anche croci e badie ormai abbandonate da tantissimo tempo.

Il monastero del Monte Senario è posizionato a un’altezza di 817 metri sul livello del mare e può essere raggiunto anche in auto, attraverso un percorso che richiede circa 20 minuti partendo dalla vicina Firenze. Si può lasciare tranquillamente l’auto nei pressi della Ghiacciaia e qui iniziare il sentiero che parte a un’altezza di circa 700 metri sul livello del mare. Il dislivello complessivo è di poco superiore ai 115 metri ed è un meraviglioso percorso ad anello che può essere intrapreso da chiunque.

Le caratteristiche del sentiero e utili consigli

Il percorso complessivamente misura circa 13 km e richiede un tempo di percorrenza di 4 ore. Il livello di difficoltà è basso per cui è adatto per chiunque.

Si parte lungo quella che viene chiamata la Via Crucis attraverso un meraviglioso viale alberato e ci si imbatte immediatamente nel mistico Cimitero dei Frati, conosciuto anche come il cimitero di San Martino.

Da qui partono diversi sentieri che è possibile prendere in considerazione, tra cui quello che porta alle grotte dei Santi e che richiede di girare a destra. Si raggiunge prima la grotta di Sant’Alessio, poi quella di San Filippo e infine una fonte. Il percorso, a questo punto, permette di costeggiare la parte più bassa del monastero. Si apprezza un meraviglioso panorama su tutte le colline circostanti e quando si raggiunge la fonte di San Filippo si entra in un luogo quasi mistico. Infatti questa struttura venne costruita nel 1254 in ragione di un miracolo.

Dopo un piccolo giro intorno al monastero, puoi proseguire per un trekking attraverso il sentiero,  oppure scegliere la strada asfaltata. Puoi anche visitare le caratteristiche strutturali e artistiche del monastero e consumare un ottimo pasto gustando i più tipici prodotti locali, soprattutto salumi e formaggi.

Dopo la sosta al monastero,  puoi continuare nel percorso ad anello proseguendo verso il sentiero 00, subito dopo il parcheggio posizionato sul monastero. È una zona caratteristica perché ci sono rovi di more e tante piante che creano quella necessaria ombreggiatura.

Proseguendo ancora si raggiunge la croce di Melago, ad un’altezza di 675 m sul livello del mare. Proprio da qui si raggiunge la Casa Sodera.

A questo punto bisogna svoltare verso sinistra ma prima vi consigliamo di osservare il panorama della Badia del Buonsollazzo. Purtroppo è una struttura ormai decaduta, in vendita da tanti anni e senza nessun investitore intento a ripristinarne l’antico splendore.

Da questo momento in poi c’è un tratto sulla strada asfaltata e quindi un sentiero che permette di rientrare nel bosco, ricco di castagne. Procedendo in questa direzione si possono notare altre strutture quasi del tutto abbandonate.  Infine, si arriva al sentiero 65 che porta a Bivigliano.

Lungo questo tragitto vi consigliamo di fermarvi per apprezzare altre bellezze della zona come, la Burraia dell’Altare.

Nel tratto finale del percorso, bisogna essenzialmente percorrere la Via della Fittaccia per arrivare all’ultima salita, all’interno di un bosco molto fitto. Dopo circa una ventina di minuti, si giunge nel parcheggio dal quale l’escursione era iniziata.

Insomma, si tratta di una bellissima esperienza da prendere in considerazione non solo per chi ama passare il tempo tra natura e cultura!