Il Lago di Pilato è l’unico lago naturale delle Marche e si colloca al confine tra quest’ultima regione e l’Umbria, sulla cima del Monte Vettore.

Il lago è anche conosciuto come Lago della Sibilla o lago con gli occhiali, poiché formato da due specchi d’acqua simmetrici e ovali, che durante l’estate diventano comunicanti. Le sue origini sono, invece, glaciali.

Lago di Pilato come arrivare

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Il modo migliore per raggiungere il Lago di Pilato consiste nel partire da Forca di Presta. Se, invece, si desidera praticare del trekking, si raccomanda di passare per Altino, dove esiste un percorso chiuso ad anello di media difficoltà.

Lago di Pilato balneazione vietata

La balneazione nel Lago di Pilato è vietata per via del suo particolare ecosistema, all’interno del quale vive un gamberetto endemico rosso, il Chirocefalo del Marchesoni, che nuota all’indietro e con il ventre rivolto verso l’altro. Inoltre, al fine di non schiacciare le sue uova, vige l’obbligo di mantenere una distanza pari a cinque metri dalle sponde dello specchio d’acqua.

Lago di Pilato dove si trova

Il Lago di Pilato si trova a una quota pari a 1941 metri, è immerso nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, esattamente sul Monte Vettore. Invece, la località di ubicazione è Montemonaco, comune in provincia di Ascoli Piceno.

Questo specchio d’acqua è, inoltre, lungo 130 metri, profondo nove metri e il perimetro raggiunge i 900 metri. Nei suoi fondali sono presenti degli inghiottitoi, ossia delle falle d’origine carsica da cui penetrano le acque provenienti dal sottosuolo.

Leggende, miti e misteri del Lago di Pilato

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Secondo un’antica leggenda, il lago ha preso il nome dal noto Ponzio Pilato, il cui corpo sarebbe infatti stato gettato nelle sue acque a seguito della condanna a morte voluta da Tiberio.

Altre leggende sostengono che nei suoi fondali sarebbero presenti dei passaggi capaci di condurre verso il mondo degli inferi. Per tale ragione, nel Milleduecento, la Chiesa fece costruire delle mura difensive intorno al perimetro del lago, in modo che i fedeli non potessero accedervi.

Lago di Pilato itinerari

Presso il Lago di Pilato sono disponibili i seguenti itinerari:

  • Itinerario da Foce di Montemonaco: ha un percorso lungo otto chilometri e prevede una partenza a soli nove chilometri da Montemonaco. L’altitudine iniziale è pari a mille metri, per poi terminare con 1940 metri. Si tratta di una camminata dalla difficoltà media, piena di tornanti e salite ripide, dura tre ore e mezza all’andata e due ore e mezza al ritorno. La prima parte del percorso è caratterizzata da un terreno morbido, ma dopo pochi minuti diviene roccioso. È consigliato nel periodo tra maggio e ottobre ed è proibito portare con sé i cani; sono raccomandate le racchette per salita e discesa. Data l’unica possibilità di rifornirsi solo al Piano della Gerosa, ricordare di mettere all’interno del proprio zaino una bottiglia d’acqua. Oltre al tradizionale abbigliamento da escursione in montagna, si rivela una decisione saggia applicare sulla pelle un’adeguata protezione solare;
  • Forca di Presta: si tratta del percorso più battuto e noto, con una tappa intermedia presso il Rifugio Tito Zilioli situato sul Monte Vettore. Il livello di difficoltà è contrassegnato con la dicitura EE. Il percorso prevede una dolce salita verso il monte e non all’interno di una vallata; in questo modo si potrà quindi non solo respirare aria fresca, ma anche ammirare i magnifici panorami del Gran Sasso e di Castelluccio. Bisogna però segnalare che il sentiero in discesa diventa difficoltoso e ben poco indicato alle persone che soffrono di vertigini. Dal suddetto punto si potrà vedere la variazione cromatica dell’acqua e godere della visione dell’intera conca del Lago. Ricordarsi di indossare calzature adatte, giacca a vento, capello e zaino contenente dell’acqua.