Il Monte Amiata si presenta come un territorio che offre diversi tipi di esperienze culturali, naturalistiche e sportive per adulti e bambini, in tutti i periodi dell’anno.

Coi i 1700 metri, il monte domina la Toscana e parte del centro Italia, e nei giorni in cui l’aria è più pulita si possono scorgere le montagne dell’Appennino Tosco-emiliano oppure il bagliore delle luci di Roma durante la notte.

Con la neve migliaia di amanti degli sport invernali sfruttano i 20 km di piste da sci sparsi su 12 piste, supportate da 8 impianti di risalita. Per i meno esperti sono presenti anche tre anelli di diverse difficoltà per lo sci di fondo, che percorrono diversi chilometri sul perimetro della montagna.

Il verde e le attività sul Monte Amiata

Sulla vetta dell’Amiata una croce monumentale si offre alla vista di chi è riuscito a raggiungerla. Gli escursionisti sfruttano i numerosi percorsi nella natura, dove praticare il nordic walking, la corsa in montagna o la mountain bike. Negli ultimi anni si sono rese disponibili anche le e-bike, per permettere alle persone meno allenate di godere della montagna, noleggiabili in diversi borghi della montagna.

Per le famiglie sono disponibili dei parchi avventura per bambini, ma anche per adulti, con percorsi a ostacoli sospesi tra gli alberi.

Gli itinerari di trekking sono 19 e coprono 215 km di percorsi, che possono essere affrontati a piedi o a cavallo. Gli enti locali offrono delle guide ambientali, che accompagnano dei gruppi in una conoscenza più profonda dell’ecosistema, della storia e delle tradizioni locali.

I Borghi più belli

Durante una visita a Monte Amiata, non perdete l’opportunità di visitare anche i suoi caratteristici borghi, come per esempio:

  • Arcidosso: paese simbolo dell’Amiata per la sua posizione e struttura. È un borgo di stampo medievale, tutto in pietra, su cui svetta il castello di Arcidosso. Nel castello si segnala un percorso archeologico artistico attraverso la storia del castello, mentre nel borgo sono presenti diversi santuari e chiese, tra i quali si distingue la chiesa della Madonna delle Grazie, con opere d’arte di scuola senese.
  • Santa Fiora: Santa Fiora è annoverato tra i borghi più belli d’Italia, una terra dedicata alla Dea Flora, dominata dai conti Aldobrandeschi, che avevano costruito qui una loro rocca. Il palazzo Sforza Cesarini del 1575 si erge proprio sul luogo dell’antica rocca. Il centro storico medievale è costituito di piccole case in pietra, la Chiesa del Suffragio e la peschiera del 1500, che sfrutta le sorgenti del fiume Fiora e dove per secoli sono stati allevati i pesci. Oggi la peschiera è un piccolo parco dove passeggiare a poca distanza dalle sorgenti d’acqua, che sono ancora visibili sotto la Chiesa della Madonna della Neve.
  • Bagni San Filippo: camminando nel bosco a Bagni San Filippo si rimane sorpresi a camminare nelle acque termali, tra le prime piccole vasche e il paesaggio magico creato dalle formazioni calcaree. Il percorso segue attraverso il bosco, fino ad arrivare alle acque solfuree della cascata principale, detta Balena Bianca, a causa della forma e dalla grandezza di questo blocco di calcare. L’area delle acque termali è molto vasta e inoltre l’accesso è gratuito.
  • Abbadia San Salvatore: attraversato dalla via Francigena, è il borgo più vicino alla vetta e una delle basi migliori da dove partire alla scoperta dell’Amiata, considerando anche la vasta disponibilità di alloggi. Il centro si è sviluppato intorno alle attività religiose dell’Abbazia San Salvatore, dove colpisce il fascino della Cripta longobarda con le sue 32 colonne, tutte diverse. Il centro è una passeggiata nella storia, con vicoli stretti e case di pietra. Le porte offrono una vista eccezionale sulla val d’Orcia.

Le miniere e tante tradizioni nella zona del Monte Amiata

Una visita meno tradizionale è quella delle miniere di mercurio, presenti nella zona del Monte Amiata, le vicende dei lavoratori e lo sviluppo delle loro comunità.

Oggi le esposizioni, i percorsi didattici e quelli nelle vecchie gallerie fanno conoscere molto bene la realtà locale.

Per i fortunati che si trovano a Abbadia San Salvatore nel periodo natalizio, la sera della vigilia gli abitanti si uniscono intorno a delle cataste di legna, dette ‘fiaccole’, che vengono accese e lasciate bruciare per tutta la notte, mentre nel periodo pasquale, si assiste alla ‘Giudeata’, la processione con Cristo morto, in cui gli abitanti sfilano in costumi d’epoca, tra i personaggi della passione e i soldati romani.

A Santa Fiora ogni 30 dicembre si volge una grande fiaccolata lungo le strade del borgo, con un lungo corteo di persone e pire di legno, e che termina avanti al Palazzo Sforza Cesarini.