Per gli appassionati della montagna non c’è niente di meglio che, durante una giornata soleggiata, indossare un paio di scarponi e partire alla volta di un bel percorso di trekking da esplorare; se poi sulla cima della montagna si trova anche un bel rifugio dove potersi rifocillare dopo la propria escursione, meglio ancora.

In Lombardia, come in tante altre regioni montagnose italiane, non c’è penuria di percorsi ed escursioni da poter effettuare, e in questo articolo troverai i percorsi più belli (e rifugi annessi) per tutti gli appassionati di trekking.

Il turismo sulle Alpi Lombarde

Passeggiata panoramica verso il rifugio SEV passando per i Corni di Canzo

Questo percorso è particolarmente adatto per chi preferisce cimentarsi in itinerari leggeri, magari in compagnia della propria famiglia (sia grandi che piccini). Questa passeggiata, pur non lesinando tratti con una pendenza piuttosto accentuata, è più breve rispetto alle normali escursioni di trekking ed è adatta a tutti.

La strada che segue questo percorso panoramico guida gli escursionisti verso un’altura che si trova in un punto tale da godere di una vista mozzafiato sulle Alpi e il Lago di Como. Per effettuare questa escursione sarà necessario dirigersi in auto fino al comune di Valbrona e, dopodiché, continuare fino a raggiungere l’Alpe Oneda: da lì si parte per l’escursione a piedi seguendo una strada dapprima asfaltata, poi cementata e, infine, un pezzo che passa attraverso un bosco di castagni e faggi.

Dopo il boschetto basterà seguire le indicazioni per Gajum e la terza alpe, e dopo appena cento metri si arriverà al rifugio SEV, punto finale di questa escursione.

Percorso di trekking perì raggiungere il rifugio Azzoni-Resegone

Se siete degli appassionati di escursione e preferite cimentarvi con un percorso più impegnativo questo itinerario vi piacerà. Il rifugio Azzoni si trova in cima alla vetta del monte Resegone, da cui è possibile godere di un panorama che abbraccia nella stessa visuale sia il Monte Rosa che gli Appennini.

L’itinerario per raggiungere questo rifugio non è unico ma si possono scegliere diverse strade: quella consigliata è il sentiero 5, con partenza dalla funivia e arrivo ai Piani d’Erna. Durante questo percorso bisogna attraversare un grande bosco con un dislivello in discesa lieve, intervallato a pezzi in piano e superare un piccolo fiumiciattolo fino a raggiungere il sentiero 1 che arriva fino al Pian della Beduletta.

Da qui basta proseguire fino al rifugio in cima alla vetta.

Percorso di trekking sul Monte generoso attraverso le trincee della WWI

Per gli appassionati d storia, soprattutto quella riguardante la Prima Guerra Mondiale esiste un percorso di trekking che si snoda attraverso le foreste presenti sul Monte Generoso in provincia di Como.

La montagna ha avuto un ruolo centrale nell’organizzazione della difesa dei confini italiani e ospita ancora oggi un nutrito numero di trincee e fortificazioni che possono essere visitate durante questo percorso.

Il cosiddetto percorso delle Trincee si snoda dalla Dogana di Valmara su per la montagna andando a scoprire diversi complessi di trincee, tra cui spiccano in modo particolare il sito militare delle Baracche e la parte più importante del percorso: la trincea n° 8, dove si trovava la centrale di comando delle operazioni nelle trincee del Monte Generoso.

Percorso di trekking per il rifugio Curò sulle Alpi Orobie

L’ultimo percorso in questo elenco è il più impegnativo, visto che Il Rifugio Curò si trova ad un’altitudine di ben 1895 m affacciato sulla parte occidentale del lago del Barbellino, un gioiello di acqua blu incastonato tra il Pizzo di Coca e il Pizzo Recastello delle Alpi Orobie. Per percorrere questo sentiero di montagna si parte dalla Val Seriana e si raggiunge la località di Valbondione dalla quale si deve poi si proseguire fino al paese di Grumetti.

Da questa location si imbocca una strada che porta alla località di Lizzola, da dove inizia la segnaletica per arrivale al Rifugio Curò. Questo itinerario è contrassegnato con il numero 305, dura circa due ore e mezza e passa attraverso delle macchie di bosco e ruscelli di montagna fino ad arrivare ad un sentiero panoramico che va seguito fino all’arrivo al rifugio Curò.