Il Périgord è una di quelle regioni che non si spiegano in poche righe. Non è solamente una meta turistica, ma un territorio ampio e stratificato, fatto di borghi, fiumi, castelli, grotte e campagne abitate da secoli. Una settimana è il tempo giusto per esplorarlo senza correre, scegliendo alcune zone e lasciando che i luoghi parlino da soli.
La Dordogna si divide tradizionalmente in quattro aree: Périgord Nero, Verde, Bianco e Porpora. In sette giorni non le attraversi tutte in modo approfondito, ma puoi costruire un percorso equilibrato che tocchi i punti più rappresentativi.
Cosa tratteremo
Il punto di partenza: Sarlat e il Périgord Noir
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Molti viaggi nel Périgord iniziano da Sarlat-la-Canéda, e il motivo è evidente appena arrivi. Il centro storico è compatto, costruito in pietra chiara, con strade strette che si aprono all’improvviso su piccole piazze. Camminare qui è il modo migliore per entrare subito nel carattere della regione.
Sarlat è bella da vedere, ma è anche pratica. Ha ristoranti, mercati, alloggi e una posizione centrale che permette di spostarsi facilmente nei dintorni. Dedicare almeno una giornata piena alla città ti consente di visitarla con calma, senza limitarti a una passeggiata veloce.
Castelli e villaggi lungo la Dordogna
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Uno degli aspetti più riconoscibili del Périgord sono i castelli arroccati sopra il fiume Dordogna. Beynac, Castelnaud, ma anche Domme o La Roque-Gageac raccontano una storia fatta di difesa, controllo del territorio e vita quotidiana medievale.
Non serve vederli tutti: scegline due o tre e concediti il tempo di osservare il paesaggio, il rapporto tra il borgo e il fiume, la posizione strategica delle fortificazioni. Spesso basta fermarsi su un belvedere per capire perché questi insediamenti sono nati proprio lì.
Périgord: La preistoria come parte del paesaggio
Il Périgord non è solo Medioevo. È anche uno dei luoghi più importanti al mondo per la storia dell’uomo preistorico. Le grotte decorate, come quelle legate al complesso di Lascaux, fanno parte di un patrimonio che va oltre il turismo.
Visitare uno di questi siti non è un’esperienza spettacolare nel senso comune del termine. È piuttosto un momento di osservazione e comprensione: pitture, incisioni, spazi chiusi che raccontano come l’uomo abitava e rappresentava il mondo migliaia di anni fa. Inserire questa tappa nell’itinerario dà profondità al viaggio.
Périgord: Spostarsi tra borghi minori e campagna
Una settimana nel Périgord non dovrebbe essere riempita solo da “luoghi famosi”. Gran parte del fascino della regione sta nei borghi meno noti, nelle strade di campagna, nei piccoli centri dove la vita quotidiana continua senza adattarsi al turismo.
Qui vale la pena fermarsi per un pranzo semplice, visitare una chiesa di paese, attraversare un mercato locale. Sono momenti che non compaiono nelle liste, ma che restano impressi più a lungo.
Una giornata fuori rotta: Rocamadour e il Lot
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Se hai voglia di allargare leggermente il raggio, una giornata può essere dedicata alla zona del Lot, con Rocamadour come tappa principale. Il borgo è costruito in verticale, incastonato nella roccia, e il suo impatto visivo è immediato.
La visita richiede un po’ di tempo e di energia, ma offre una prospettiva diversa rispetto al Périgord classico. È una deviazione che spezza il ritmo e aggiunge varietà al viaggio.
Giardini, natura e punti panoramici
Oltre ai borghi, il Périgord offre spazi verdi curati e punti panoramici che permettono di osservare il territorio dall’alto. I giardini storici e i sentieri lungo il fiume sono ideali per una giornata più leggera, soprattutto se vuoi alternare visite culturali a momenti all’aperto.
Qui il paesaggio è parte integrante dell’esperienza: colline morbide, acqua, vegetazione ordinata. Non serve fare escursioni impegnative per apprezzarlo.
Il cibo come filo conduttore
Durante tutta la settimana, il cibo accompagna il viaggio. La cucina del Périgord è legata ai prodotti locali: anatra, noci, funghi, tartufo, piatti rustici ma curati. Mangiare diventa parte del racconto del territorio, non solo una pausa tra una visita e l’altra.
Visitare il Périgord in una settimana significa accettare che qualcosa resterà fuori. Ed è giusto così. Meglio scegliere, osservare e capire, piuttosto che collezionare tappe. Tra città medievali, castelli, grotte e campagne, il Périgord offre un viaggio completo, fatto di storia e quotidianità, che si apprezza soprattutto quando si smette di correre.