Tra Creta e Atene, sorge l’arcipelago delle Cicladi composto da più di duecento isole, tra le quali alcune considerate tra le più belle al mondo.

La Grecia vanta un clima mediterraneo particolarmente mite, ragion per cui il periodo migliore per visitarle è la primavera: questa stagione consente di scoprire le bellezze naturalistiche e storiche delle Cicladi approfittando di un clima di maggiore tranquillità e intimità, senza quel turismo di massa che le caratterizza in estate.

Le Cicladi tra mito e storia

Il nome Cicladi deriva dal greco kyklos, ovvero cerchio: le principali isole dell’arcipelago sono infatti disposte in modo circolare attorno a Delos, isola fortemente legata alla storia mitologica della Grecia. Sarebbe proprio questo il luogo di nascita di Artemide e Apollo, rispettivamente dea della luna e dio del sole.

A Delos, dichiarata Patrimonio dell’UNESCO, la quiete quasi assoluta accompagna il visitatore tra le vestigia del Tempio di Zeus, del Santuario di Apollo e della Casa delle Maschere, dove è possibile ammirare ancora oggi un meraviglioso mosaico raffigurante Dionisio.

Prima di lasciare Delos non si può non visitare il Quartiere dei Leoni dove cinque sculture leonine in marmo vegliano come guardiani l’isola da tempo immemore.

La mitologia greca porta poi dritti a Naxos dove sorge la Portara, una grande porta simile a una cornice, unico segno dell’antica presenza del Tempio di Apollo voluto da Ligdami di Nasso. Sull’isola proprio in primavera si festeggia Dionisio, in riti primordiali messi in atto in occasione del raccolto e del germoglio dei vitigni.

Mykonos e Santorini lontano dalla movida

Mykonos è l’isola delle Cicladi più amata dai giovani che la scelgono grazie ai locali e alle discoteche che abbondano a Chora. La primavera è la stagione perfetta per godersela con maggiore rilassatezza, gustandosi il lento ondeggiare delle pale degli anemomili, ossia dei mulini a vento situati sulle alture dell’isola.

Stesso discorso vale per Santorini, la regina delle Cicladi che sorge ai limiti della caldera formatasi più di 10.000 anni fa in seguito a una devastante eruzione vulcanica. Non c’è nulla di meglio che la stagione primaverile per aggirarsi tra i vicoli lastricati di Oia, tra le case cicladiche bianche con le porte azzurre, per poi rilassarsi nella pittoresca libreria Atlantis Book tra gatti sornioni, scaffali e citazioni poetiche sui muri.

Immancabile poi una visita al “Balcone dell’Egeo”, Imerovigli, sita a picco sul Mare Egeo e poi al sito di Akrotiri: si tratta di antiche vestigia di una città minoica sepolta dalle ceneri vulcaniche in seguito all’eruzione vulcanica nel 1613 a.C. e, proprio per questo, soprannominata la “Pompei Minoica”.

Quale occasione migliore poi per rilassarsi nella più totale solitudine sulla Red Beach, dove il contrasto tra il turchese del mare e il rosso delle rocce laviche è una vera gioia per gli occhi e per lo spirito.

Le spiagge più belle delle Cicladi

Il clima primaverile in Grecia è talmente gradevole da consentire freschi bagni nelle acque cristalline del mare Egeo, su spiagge a dir poco paradisiache.

Si pensi ad esempio alla spiaggia di Monastiri, sull’isola di Paros: l’arenile, antico ritrovo Hippie, è raggiungibile solo percorrendo un lungo e tortuoso sentiero che non ha fatto altro che preservarne l’aspetto selvaggio e incontaminato.

Paros non è però solo mare e spiagge: sull’isola più grande e più montuosa delle Cicladi si trova non solo Panagia Ekatontapylian, la più antica chiesa ortodossa della Grecia risalente al IV secolo, ma anche la Valle delle Farfalle; proprio tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, questa area naturale viene presa letteralmente d’assalto da colonie di coloratissime farfalle, come la rara Callimorpha, che si celano tra platani, edere, olivi e cipressi.

Inoltre, non si può non citare la spiaggia di Sarakiniko sull’isola di Milo. Non ci si aspetti sabbia soffice o ciottoli tondeggianti, in quanto lo spettacolo è dato essenzialmente da rocce bianche dall’aspetto lunare, plasmate nei secoli dall’azione del vento e del mare color cobalto.

L’isola di Milo è esattamente il luogo dove, in una grotta, è stata rinvenuta nell’800 la statua della Venere oggi conservata all’interno del museo parigino del Louvre. Milo è però anche l’isola dove sorge il pittoresco villaggio di Klima, caratterizzato dalla presenza delle tipiche syrmata, case dei pescatori a due piani costruite spesso a pelo d’acqua.